PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (P.A.)

Concorso Magistratura, tutte le novità del decreto legge

02 Aprile 2021

Nella Gazzetta Ufficiale del 1 aprile 2021, n. 79, è stato pubblicato il Decreto legge 1 aprile 2021, n. 44, in tema di Misure urgenti per i concorsi pubblici, scarica il DECRETO.

Novità per lo svolgimento dei concorsi pubblici. L’art. 10, al fine di ridurre i tempi di reclutamento, stabilisce:

  • Per le selezioni di personale non dirigenziale, una sola prova scritta e una prova orale;
  • l'utilizzo   di   strumenti   informatici e digitali e, facoltativamente, lo  svolgimento in videoconferenza  della  prova orale;
  • Preselezione tramite valutazione dei titoli e delle esperienze professionali;
  • Possibilità di usare  sedi decentrate
  • Possibilità di prevedere sottocommissioni

Modifiche svolgimento Concorso Magistratura. All’art. 11 il decreto reca le  "Misure urgenti per lo svolgimento delle prove scritte del concorso per magistrato ordinario indetto con decreto del Ministro della giustizia 29 ottobre 2019.

Le principali novità.

PROVA SCRITTA. È consentito lo svolgimento della prova  scritta  del  concorso per magistrato ordinario. Con decreto del Ministro della  giustizia,  da adottarsi entro trenta giorni dalla data di  entrata  in  vigore,  sono   stabilite   le modalita' operative per lo svolgimento della prova  scritta  e  della prova orale del concorso, nonche'  le  condizioni  per  l'accesso  ai locali destinati per l'esame, al fine di prevenire possibili fenomeni di diffusione del contagio da COVID-19.

MODALITA’. La prova scritta del concorso consiste nello svolgimento di sintetici elaborati teorici  su due delle materie  di  cui  all'articolo  1,  comma  3,  del  decreto legislativo 5 aprile 2006, n.  160,  individuate  mediante  sorteggio effettuato dalla  commissione  di  concorso  il  mattino  del  giorno fissato per lo svolgimento di ciascuna prova.

Gli  elaborati  devono  essere presentati nel termine di quattro ore dalla dettatura.

PUNTEGGIO. l'idoneità è conseguita dai candidati che  ottengono  una valutazione complessiva nelle due prove non  inferiore  a  96 punti, fermi i restanti criteri di cui all'articolo 1, comma  5,  del decreto legislativo n. 160 del 2006.

 

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