DIRITTO PENALE

Quando la satira costituisce reato?

24 Marzo 2023

Cassazione Penale

La vicenda da cui origina la questione sottoposta all'esame della Suprema Corte riguarda la condanna dell'imputato per il reato di diffamazione, per aver distribuito dei volantini, affisso dei manifesti e redatto un articolo pubblicato da un periodico locale, ritenuti tutti offensivi della reputazione del direttore di un'accademia del catanzarese.

Il ricorso offre l'occasione alla Corte per esprimersi sul diritto di satira, che costituisce una «modalità corrosiva e spesso impietosa» del diritto di critica: tuttavia, diversamente da quest'ultimo, la satira è sottratta al parametro della verità, in quanto esprime mediante il paradosso e la metafora surreale un  giudizio ironico su un fatto, ma «rimane assoggettata al limite della  continenza e della funzionalità delle espressioni o delle immagini rispetto allo scopo di denuncia sociale o politica perseguito». Di conseguenza, nella formulazione del giudizio critico, possono essere utilizzate espressioni di qualsiasi tipo, anche lesive della reputazione altrui, «purché siano strumentalmente collegate alla manifestazione di un dissenso ragionato dall'opinione o comportamento preso di mira e non si risolvano in un'aggressione gratui...

Fonte: Diritto e Giustizia