OBBLIGAZIONI E CONTRATTI

A fronte dell’impossibilità sopravvenuta per il preliminare di compravendita quali scenari si aprono?

25 Agosto 2023

Cassazione civile

Un immobile, già ristrutturato, era oggetto di un contratto preliminare di acquisto contestualmente al quale era stata versata caparra confirmatoria. Alla scadenza pattuita l'immobile non veniva però consegnato e il preliminare veniva integrato con l'acquisto di un'ulteriore porzione dello stesso compendio e il versamento di una successiva caparra confirmatoria. Successivamente gli acquirenti scoprivano che non era mai stata rilasciata la concessione edilizia e che l'immobile non era frazionato né frazionabile. Chiedevano dunque la restituzione del doppio della caparra versata. I venditori attribuivano invece l'inadempimento alle controparti per illegittima interruzione delle trattative e chiedevano lo scioglimento del contratto. La vicenda approdava in Tribunale dove veniva accertata l'impossibilità di esecuzione dei contratti preliminari, con conseguente risoluzione, e i venditori venivano condannati alla restituzione del doppio della caparra. La decisione veniva confermata anche in sede di appello, seguiva dunque l'impugnazione da parte dei soccombenti dinanzi alla Cassazione.

Tra i motivi di ricorso proposti, ha trovato accoglimento la doglianza relativa alla violazione/falsa dell'art. 1385, comma 2, c.c. per avere (...).

 

Fonte: Diritto e Giurstizia