AVVOCATO

Esame avvocato: con il nuovo d.l. due prove orali

12 Marzo 2021

QUI IL TESTO DEL DECRETO PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE

Si alza il velo di incertezza che copriva l’esame di abilitazione alla professione forense, quanto meno per le modalità di svolgimento. Durante il Consiglio dei Ministri di questa mattina è stato presentato il testo del decreto legge con le novità per lo svolgimento delle prove, in considerazione delle prescrizioni anti-contagio.

Si attende ora la firma del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Gli aspiranti avvocati dovranno poi attendere ulteriori 30 giorni per conoscere le date delle prove, che verranno comunicate con un decreto del Ministero della Giustizia.

L’esame sarà composto da due prove orali. Il testo prevede che il candidato sia presente nella sede d’esame o negli uffici della Corte d’Appello o i locali dei Consiglio dell’Ordine degli Avvocati. Dovrà essere presente anche il segretario, mentre la commissione sarà collegata da remoto. Almeno 20 giorni prima ad ogni candidato verrà comunicata l’ora e il luogo in cui presentarsi.

Inoltre il testo prevede che in caso di positività al COVID-19 o di sintomi compatibili, quarantena o isolamento fiduciario, il candidato può chiedere una nuova data per lo svolgimento della prova, tramite istanza al presidente della sottocommissione, adeguatamente documentata. In tal caso, la prova si dovrà svolgere entro 10 giorni dalla fine dell’impedimento.

Per consentire di svolgere le due prove orali nel più breve tempo possibile viene incrementato il numero delle sottocommissioni d’esame, ridotte numericamente da 5 a 3 componenti. Possono far parte delle commissioni d’esame, per la prima volta, i ricercatori universitari a tempo determinato (RTD-B) e i magistrati militari.

 

Primo orale

Il candidato può scegliere una materia, tra le tre che dovevano essere verificate con gli scritti: diritto civile o diritto penale o diritto amministrativo. Per ogni quesito, ci saranno 3 buste numerate e sigillate e il candidato sceglierà la busta.

Il quesito verrà proposto con una questione di carattere pratico-applicativo, nella forma della soluzione di un caso, in modo che possa essere valutata la capacità di inquadrare problemi giuridici e di argomentarne la soluzione. Analogamente a quanto avviene nelle tradizionali prove scritte, nella prima prova orale dell’esame 2020 il candidato, dopo aver letto il quesito, deve individuare i nodi problematici, le disposizioni applicabili, sostanziali e processuali, i principi rilevanti e gli eventuali orientamenti giurisprudenziali pertinenti. I quesiti sono predisposti dalla commissione esaminatrice sulla base di linee-guida predisposte a livello centrale per assicurarne l’uniformità.

Il primo orale dura un’ora dalla dettatura del quesito. Il candidato ha mezz’ora per l’esame preliminare, mezz’ora poi per la discussione.

In questa fase il candidato potrà consultare i codici, anche annotati con la giurisprudenza e prendere appunti. I codici verranno ritirati dopo i primi 30 minuti da segretario.

L’esito verrà comunicato al candidato dopo che la sottocommissione si sarà ritirata in camera di consiglio dopo ogni discussione. E’ ammesso alla seconda prova orale solo chi ottiene un punteggio di almeno 18 punti. Ogni membro della sottocommissione d’esame ha a disposizione dieci punti di merito.

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Secondo orale

La seconda prova orale si terrà a non meno di 30 giorni di distanza dalla prima. Dura tra 45 e 60 minuti, per ogni candidato. La seconda prova orale si sostiene davanti alla sottocommissione del distretto della propria Corte d’Appello.

La prova avrà ad oggetto 5 materie (una tra diritto civile e diritto penale; una tra diritto processuale civile e diritto processuale penale; tre, tra diritto costituzionale, amministrativo, tributario, commerciale, diritto del lavoro, diritto dell’Unione europea, diritto internazionale privato, diritto ecclesiastico), oltre a ordinamento forense e diritti e doveri degli avvocati. Tra le materie scelte dal candidato, devono essere compresi il diritto civile e il diritto penale – materie già obbligatorie nelle prove scritte –, se non già scelti per la prima prova orale.

Verrà giudicato idoneo il candidato che nella seconda prova orale ottiene un punteggio complessivo non inferiore a 108 punti e un punteggio non inferiore a 18 punti in almeno cinque materie.

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