La Cassazione sdogana l’adozione dei minori da parte di coppia sposata same sex
Cassazione civile
Due cittadine italiane sposate all’estero richiedono la trascrizione della sentenza straniera di adozione di due bambini, nati in Italia con gravidanza realizzata, in Spagna, tramite procreazione medica assistita.
Può la finalità di controllo sull’azione della PA giustificare la totale ostensione di dati personali?
Cassazione civile
La trasparenza delle informazioni deve essere attuata con forme di pubblicità ragionevolmente ed effettivamente connesse all'esercizio di un controllo, nel rispetto dei limiti di proporzionalità e pertinenza, non giustificandosi una totale ed indiscriminata ostensione dei dati personali.
Risoluzione contrattuale e fallimento: quando le domande svolte in sede ordinaria sono improcedibili?
Cassazione civile
In tema di opposizione a decreto ingiuntivo, la competenza funzionale inderogabile del giudice che ha emesso il provvedimento è inderogabile ed immodificabile anche per ragioni di connessione. Ne deriva che nell’opposizione a decreto ingiuntivo, il fallimento del creditore opposto non determina l’improcedibilità dell’opposizione.
Comunica lo stato di gravidanza e il giorno dopo le annunciano il mancato rinnovo del contratto: discriminatoria la condotta dell’agenzia per il lavoro
Tribunale di Milano
Per i giudici non ci sono dubbi: lo stato di gravidanza ha determinato un trattamento deteriore nei confronti della lavoratrice rispetto alle colleghe che sono rimaste in servizio e che hanno ottenuto il rinnovo del contratto.
A fronte dell’impossibilità sopravvenuta per il preliminare di compravendita quali scenari si aprono?
Cassazione civile
La risoluzione del contratto per impossibilità sopravvenuta dell’esecuzione dà luogo ai soli obblighi restitutori derivanti dallo scioglimento del vincolo contrattuale, ma non consente di condannare il debitore al pagamento del doppio della caparra.
L’indirizzo PEC di una società cancellata dal registro delle imprese è ancora utilizzabile per la notifica del ricorso per la dichiarazione di fallimento?
Cassazione civile
Oggetto dell’ordinanza in questione è la dichiarazione, da parte del Tribunale di Vicenza, del fallimento di una s.n.c. e dei suoi soci illimitatamente responsabili su istanza dell’Agenzia delle Entrate.
Costruzioni di edifici: quando è proponibile l’azione ex art. 2043 c.c.?
Cassazione civile
L'azione ex art. 2043 c.c. può trovare applicazione in materia di costruzioni di edifici solo nei casi in cui non lo sia l'art. 1669 c.c., ossia nelle ipotesi in cui si ravvisi un illecito che non è disciplinato dall'art. 1669 c.c., il quale riguarda la costruzione non conforme alle regole dell'arte o che non tenga in considerazione i vizi del suolo preesistenti. Di conseguenza, l'esistenza di questa ipotesi speciale di responsabilità non fa venire meno l'applicabilità della norma generale dell'art. 2043 c.c. rispetto agli eventi indicati nell'art. 1669 c.c., ma solo almeno nei casi in cui non ricorrano le condizioni previste da quest'ultima norma.
Il consenso dell’uomo alla fecondazione assistita non può essere revocato
Corte costituzionale
Chiamata a valutare la legittimità costituzionale della norma che, nell’ambito della procreazione medicalmente assistita, stabilisce l'irrevocabilità del consenso dell’uomo dopo la fecondazione dell’ovulo, la Consulta ha ritenuto non fondata la questione.
Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo è possibile modificare la domanda monitoria anche in assenza di domanda riconvenzionale?
Cassazione civile
Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, al pari di quello che accade in quello ordinario, il convenuto in qualità di attore in senso sostanziale, può modificare la domanda avanzata nella fase monitoria, introducendo una domanda di indennizzo per l’ingiustificato arricchimento, e ciò indipendentemente dall’atteggiamento difensivo assunto dal convenuto il quale si sia limitato a resistere mediante eccezioni, astenendosi dal proporre domande riconvenzionali.
Monitoraggio e digital forensics: sorveglianza sul lavoratore e grado di intrusione nella sua vita privata
Cassazione civile
Nessuno può sfuggire al rispetto del GDPR, e si paga caramente l’assenza di legittima giustificazione del monitoraggio, l’omissione della preventiva informativa sul punto e l’eccessivo grado di intrusione nella vita privata dei lavoratori.