La natura sì amministrativa, ma speciale, del procedimento disciplinare forense
Il procedimento disciplinare forense di primo grado ha natura amministrativa e speciale, in quanto è disciplinato specificamente dalle norme dell’ordinamento forense, che non contengono termini perentori per l’inizio, lo svolgimento e la definizione del procedimento stesso davanti al Consiglio territoriale all’infuori di quelli posti a tutela del diritto di difesa, nonché di quello di prescrizione dell’azione disciplinare.
Notifica a mezzo posta e irreperibilità relativa del destinatario: come si dimostra la ritualità del procedimento notificatorio?
In caso di temporanea assenza del destinatario e delle persone abilitate a ricevere l’atto da notificare a mezzo posta, l’art. 8, comma 4, l. n. 890/1982 prevede che...
Sezioni Unite: è il giudice ordinario a decidere sulla domanda di manleva proposta dall’Ospedale nei confronti del chirurgo
DANNIL’azione di responsabilità contabile proposta da un’azienda sanitaria nei confronti dei propri dipendenti per il danno da essi causato a soggetti terzi non...
Se la relata di notifica non indica il procuratore costituito in primo grado, non scatta il termine breve per l’appello
A garanzia del diritto di difesa della parte destinataria della notifica in ragione della competenza tecnica del destinatario nella valutazione dell’opportunità della condotta processuale più conveniente da porre in essere ed in relazione agli effetti...
I criteri di ammissibilità dell’appello e gli obblighi dell’appellante
Affinché un capo di sentenza possa ritenersi validamente impugnato, non è sufficiente...
Interruzione del processo per fallimento e riassunzione: la parola alle Sezioni Unite
Con l’ordinanza interlocutoria n. 21961/20, depositata il 12 ottobre, la Prima Sezione Civile della Suprema Corte di Cassazione ripercorre i plurimi e divergenti orientamenti sul tema della decorrenza del termine per riassumere il processo interrotto a seguito del fallimento di una parte..
Ricorso improcedibile se mancano le pagine finali del provvedimento impugnato
Ai fini del rispetto della condizione di procedibilità del ricorso per cassazione, è necessario il deposito di una copia autentica della sentenza impugnata, contenente tutte le pagine. Dunque, è improcedibile il ricorso al quale sia stato allegato, in luogo della copia autentica della sentenza, un estratto conforme rilasciato dalla cancelleria per uso ufficio.
Internati Militari Italiani e crimini dei nazisti: la parola delle Sezioni Unite
Il principio del rispetto della «sovrana uguaglianza» degli Stati deve restare privo di effetti nell’ipotesi di crimini contro l’umanità...
Protezione internazionale: inammissibile il ricorso in Cassazione privo della data della procura alle liti
In tema di protezione internazionale e di ricorso in sede di legittimità, il difensore deve certificare la data del rilascio a suo favore della procura alle liti a tal fine rilasciata a dimostrazione dell’osservanza del requisito di cui all’art. 35-bis, comma 13, d.lgs. n. 25/2008.
Il termine di decadenza per la domanda di indennizzo ex legge Pinto decorre dalla fine della fase esecutiva
Il termine di decadenza di cui all’art. 4 l. n. 89/2001 decorre dalla definitività della decisione che conclude la fase di esecuzione o di ottemperanza eventualmente azionata dal creditore, senza che l’inerzia di quest’ultimo possa ridondare in suo pregiudizio.