Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo è possibile modificare la domanda monitoria anche in assenza di domanda riconvenzionale?
Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, al pari di quello che accade in quello ordinario, il convenuto in qualità di attore in senso sostanziale, può modificare la domanda avanzata nella fase monitoria, introducendo una domanda di indennizzo per l’ingiustificato arricchimento, e ciò indipendentemente dall’atteggiamento difensivo assunto dal convenuto il quale si sia limitato a resistere mediante eccezioni, astenendosi dal proporre domande riconvenzionali.
Monitoraggio e digital forensics: sorveglianza sul lavoratore e grado di intrusione nella sua vita privata
Nessuno può sfuggire al rispetto del GDPR, e si paga caramente l’assenza di legittima giustificazione del monitoraggio, l’omissione della preventiva informativa sul punto e l’eccessivo grado di intrusione nella vita privata dei lavoratori.
Immobile con barriere architettoniche: chi deve risarcire il disabile?
La società costruttrice e l'amministratore di condominio che non si attiva per far rimuovere le barriere architettoniche devono risarcire il disabile per la discriminazione indiretta messa in atto nei suoi confronti. Nulla è invece dovuto dal Comune che, sullo stesso edificio, concede una sanatoria e un permesso di agibilità, quest’ultimo poi annullato dal TAR.
Assenze a ripetizione del dipendente e ripercussioni sull’organizzazione aziendale: ciò non basta a legittimare il licenziamento
Decisiva la constatazione del mancato superamento del cosiddetto periodo di comporto. Questo dettaglio consente al dipendente di salvare il posto di lavoro.
L’assemblea condominiale non può decidere la rimozione della canna fumaria di proprietà esclusiva di un condomino
L’espressione del consenso del proprietario di una canna fumaria alla rimozione dell’impianto collocato sul lastrico solare di altrui proprietà esclusiva posto a copertura dell’edificio condominiale non rientra tra le attribuzioni dell’assemblea di condominio, configurandosi come rinuncia del titolare della servitù di attraversamento e fuoriuscita di canna fumaria, esistente a carico del lastrico medesimo ed in favore dell’immobile sottostante, la quale deve risultare da atto scritto.
La Consulta dichiara alienabili le terre di proprietà privata gravate da usi civici
La previsione della inalienabilità delle terre di proprietà privata gravate da usi civici, introdotta dal legislatore con la legge n. 168/2017, si pone in contrasto con gli artt. 3 e 42, secondo comma, Cost.
Il padre deve continuare a versare l’assegno di mantenimento per la figlia 27enne, fuoricorso e disoccupata?
La Cassazione ripercorre i principi giurisprudenziali affermati in tema di mantenimento dei figli maggiorenni non indipendenti economicamente, accogliendo il ricorso del padre. Sarà ora la Corte d’Appello a rivalutare la situazione nel caso concreto.
Cosa comporta la violazione delle forme digitali previste in tema di notificazione a mezzo PEC?
Nel caso di specie, il rilievo della (non sanata) nullità della notificazione telematica dell’atto di citazione in opposizione, propagatasi ai successivi atti processuali sino alla sentenza impugnata, impone, ai sensi degli artt. 383, comma 3, e 354 c.p.c., di rimettere le parti al primo giudice, previa cassazione della sentenza stessa, affinché il giudizio sia rinnovato a contraddittorio integro e correttamente instaurato.
Il provvedimento assunto nell’udienza scritta si considera conosciuto dalle parti con la comunicazione del cancelliere
Nella sede dell’udienza “cartolare”, a trattazione scritta, prevista prima dalla disciplina emergenziale e oggi assurta a mezzo di trattazione ordinario con l’introduzione dell’art. 127-ter c.p.c., i provvedimenti devono intendersi resi “fuori udienza”, con la conseguenza che la conoscenza di tali provvedimenti avviene all’esito della comunicazione di cancelleria.
La Cassazione ribadisce l'obbligatorietà del deposito telematico dal 1° gennaio 2023
Con l'ordinanza in esame, il Supremo Consesso torna a ribadire che tutti i ricorsi per cassazione devono essere depositati in modalità telematica a pena di improcedibilità, «salve le eccezioni appositamente specificate».